ALIMENTAZIONE
DEI LATTANTI


Ogni forma di vita nasce e dipende dall’acqua, il nostro organismo ne è infatti composto per il 70%.

L’acqua è quindi un elemento indispensabile per la vita e per la salute e presiede a molte funzioni fondamentali del nostro organismo: regola la temperatura corporea, lubrifica i tessuti dei polmoni, degli occhi, della pelle, facilita i processi digestivi di trasporto e assorbimento delle sostanze nutritive, favorisce la diuresi e quindi l’eliminazione dei liquidi e delle sostanze di scarto.

Ecco perché la scelta del tipo di acqua da consumare è assolutamente fondamentale per una dieta sana ed equilibrata, specialmente se si tratta di lattanti.

Per questo motivo ci sono delle acque minerali che, solo previo decreto di riconoscimento del Ministero della Salute, possono inserire in etichetta la dicitura “indicata per l’alimentazione e la preparazione degli alimenti dei lattanti”. Queste acque, come da Decreto n. 542 del 12 novembre 1992 - Art. 6, non possono avere una concentrazione di nitrati superiore a 10 mg/L.


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Di seguito riportiamo alcuni passaggi tratti da “Nutrizione in gravidanza” e “Gravidanza e allattamento” a cura di:

Dott.ssa Maria Grazia Doria
Servizio Igiene Alimenti e Prevenzione ASL Città di Milano
Dott.ssa Hellas Cena - Dott.ssa Anna Toselli
Sezione Scienza dell’Alimentazione, Università degli Studi di Pavia
Dott.ssa Anna Bagnara
Ambulatorio di Dietologia, Ospedale Luigi Sacco di Milano

“La gravidanza è caratterizzata da un aumento delle necessità d’acqua per soddisfare il fabbisogno del feto e del liquido amniotico. Un adeguato apporto idrico consente una corretta idratazione tessutale, facilita la funzione renale, previene gli episodi di cistite e favorisce la motilità intestinale. Consigli: bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, preferibilmente non gasata, ricca di calcio, a basso tenore di sodio, soprattutto povera di nitrati (limite massimo fissato dall’OMS: 10 mg/litro) per evitare al nascituro il rischio di metaemoglobinemia.”

“Il nascituro si comporta da ‘piccolo ladro’ nei confronti del calcio contenuto nello scheletro materno, per cui una carenza diventa dannosa non tanto per lo sviluppo del bambino, quanto per la madre. Un ruolo fondamentale nel metabolismo del Calcio fetale viene giocato dalla placenta, che ne contiene 1 mg. per grammo di peso. Nella donna adulta il fabbisogno fisiologico di calcio è di 800 mg/die; nella donna gravida il fabbisogno aumenta di 400mg/die rispetto alle normali necessità, fin dall’inizio della gestazione (ndr. e durante tutto il periodo dell’allattamento). La copertura dei livelli di assunzione giornaliera di calcio, oltre che da una adeguata assunzione di latte e derivati, può avvenire attraverso il consumo intelligente di alcune acque minerali ricche di calcio.”

“Durante il periodo della gestazione l’organismo modifica i propri meccanismi funzionali per adattarsi al nuovo stato fisiologico determinato dall’aumento del metabolismo basale, dalla variazione dei parametri endocrino-metabolici, da variazioni delle funzioni digestive. E’ emerso in numerosi studi che le donne gravidanza hanno un’aumentata capacità di assorbire il calcio, il ferro e la vitamina B12 come conseguenza delle aumentate necessità metaboliche. In questo particolare momento è utile raccomandare per tutto il periodo della gravidanza, la somministrazione di due litri d’acqua al giorno con composizione controllata, nota e batteriologicamente pura che risulti classificata , in base al suo residuo fisso come un’acqua oligominerale.”